Rebis
Il rebis è logicamente
androgino: ciò che risiede nelluovo è sia
maschio che femmina, né maschio né femmina,
esattamente come il seme. E dinanzi al Rebis,
che ricovera nelluovo landrogino che
impugna squadra e compasso, converrà riflettere su
alcuni testi antichi. La Turba Philosophorum,
anzitutto, da poco tradotta con sapienza da Paolo
Lucarelli:
«Il guscio che appare è la terra (quindi nel rebis
stiamo osservando le interiora terrae), e lalbume
è lacqua. Al guscio però è unito un
sottilissimo involucro che separa la terra dallacqua.
Il rosso delluovo, poi, è il fuoco (che in Aesch
maijm è solfo). Linvolucro che contiene
il rosso è aria che separa lacqua dal fuoco,
ed entrambe sono ununica e medesima cosa. Laria
che separa le cose fredde, cioè la terra dallacqua,
è più spessa dellaria più interna. In
effetti laria più interna è più rarefatta e
più sottile, infatti è più vicina al fuoco dellaria
esterna. Dunque nelluovo esistono quattro cose:
la terra, lacqua, laria e il fuoco (e con
ciò si torna ai viaggi dellapprendista) Oltre
a queste quattro cose poi, cè il punto del
sole, che sta in mezzo al rosso ed è il pulcino (che
in rebis è un limpido andorgino con gli strumenti
dellarte). pertanto tutti i filosofi in questa
eccellentissima arte hanno descritto come esempio luovo,
perché hanno formato la stessa cosa nella loro
opera».
Ruggero Bacone, allievo di Roberto Grossatesta,
campione di razionalità e refrattario a ogni forma
di magia, descrive tre modi di fare luovo dei
Filosofi e sarebbe troppo lungo qui citarli per
intero. Ma almeno la conclusione merita desser
menzionata: «E chi avrà disserrato queste cose,
avrà la chiave che apre e nessuno chiude, e quando
avrà chiuso, nessuno apre». Il pulcino della Turba,
landrogino del Rebis, è presentato da
John Dee come monade, cioè come segno crittografico
e pitagorico delluniverso:

Anche John
Dee parla delluovo dei filosofi nella sua Monade
geroglifica, testo ai più rimasto astruso per
mancanza di familiarità col pitagorismo, ma che ebbe
una basilare influenza nellesplosione dellentusiasmo
rosacrociano in Europa. Per il noto ermetista,
astrologo, matematico e alchimista, luovo è la
forma organzizzativa della monade, nel cui disegno
sono inclusi i sette pianeti. Dunque nel tuorlo vi
sono marte sole e venere, sopra saturno e giove,
sotto mercurio e luna.
Quanto a
Michel Maier, è lapidario. Ad animare lemblema
VIII, qui sopra, ecco la divisa: «Accipe ovum
& igneo percute gladio» (Prendi luovo
e percuotilo con un gladio di fuoco). Lincisione
raffigura un gladiatore che saccinge a tagliare
un uovo con la spada -il gladio su cui gioca tanto
Fludd, cioè il regulus- dinanzi a un camino in cui
arde un fuoco dalte fiamme.
Ma non ci sfugge che quanto sè sinora scritto
non spieghi, bensì alluda, e quindi possa lasciare
insoddisfatti. Concluderemo quindi con una breve
poesiola di Melotti, il più lucido, aereo e solare
scultore italiano di questo secolo:
Un
uovo a sghimbescio può essere:
un nudo di donna
levoluzione dellio
un dramma spaziale.
E anche semplicemente un uovo.
Fausto Melotti, Linee
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dei quattro elementi e delle tre sostanze
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