Abraxas Nel manoscritto rinvenuto dal Sig. Locke nella biblioteca Bodleian, il cui
originale sembra essere stato vergato con la calligrafia di Re Enrico VI, si afferma che i
massoni nascondono, assieme ad altre arti segrete in loro possesso, "la facoltà di
Abrac". Evidentemente con ciò alludendo alla parola Abraxas, che fu il nome
dato dallarcieretico Basilide alla divinità Suprema, della quale ogni altra
divinità è emanazione, essendo queste in numero di sette, dotate di 365 virtù, ognuna
caratterizzata dal valore numerico greco della parola, come evidenziato di seguito.
Abraxas, così come tra gli ebrei il nome inpronunciabile di Dio, era parola che si
ritenesse possedere virtù magiche. Così venivano chiamate inoltre statuette sulle quali
apparivano immagini degli dei egizi assieme con simboli ebraici e zoroastriani e caratteri
propri di molte altre lingue. Secondo Beausobre e Lardner, queste effigi in pietra erano
spesso di origine egizia. La divinità Abraxas sembra identificarsi con Mitra o il sole.
Le lettere delle due parole, infatti, se formulate secondo il loro valore numerico proprio
del linguaggio greco, ammontano esattamente a 365, così come segue:
a a = 1 |
m m = 40 |
b b = 2 |
e e = 5 |
r r = 100 |
i i = 10 |
a a = 1 |
th q = 9 |
x Î = 60 |
r r = 100 |
a a = 1 |
a a = 1 |
s V = 200-365 |
s V = 200-365 |
La parola Abraxas è di origine incerta.
Saumaise afferma trattarsi di vocabolo prettamente egizio, che dovrebbe più propriamente
pronunciarsi Abrasax. Beausobre, nella sua Storia del Manicheismo, indulge
in una lunga disquisizione etimologica per provare che questa derivi dalle due parole
greche AbroV åaw , a significare "il
Salvatore magnifico, colui che guarisce e conserva". AbroV
è anche appellativo del sole, e quindi nuovamente giungiamo alla conclusione che Mitra e
Abraxas siano sinonimi. Tutto ciò si riferiva quindi al corso annuale della terra attorno
al sole, essendo parte del culto solare praticato dai primi scismatici dalla massoneria
delle origini. Sembra essere coincidenza singolare il fatto che Belenus, divinità dei
Galli, che a causa della propria forma e degli specifici ornamenti parrebbe identificarsi
con Mitra, sia anchesso equivalente, come valore numerico delle lettere del suo nome
in greco, a 365:
b |
h |
l |
e |
n |
o |
V |
2 |
8 |
30 |
5 |
50 |
70 |
200-365 |
|