Cavaliere del Serpente di Bronzo

Chevalier du Serpent d’airain. Il 25° grado dell’Antico rito Scozzese. La storia di questo grado è fondata sulle circostanze narrate nei libro dei numeri, cap. XXI. ver. 6-9: "E Dio inviò minacciosi serpenti fra la gente, e questi li morsero; e molta gente di Israele ne morì. Perciò la gente venne a Mosè, e disse a lui: "abbiamo peccato, avendo parlato contro il Signore, e contro di te: prega il Signore affinchè tolga da noi i serpenti". E Mosè pregò per la gente. E il Signore disse a Mosè: fa un serpente di bronzo e ponilo su di un alto palo; e ognuno che sia stato morso, se porrà il proprio sguardo su lui, vivrà. E Mosè fece un serpente di bronzo, e lo pose su di un palo; e ognuno che, morso da serpenti velenosi, vi poneva lo sguardo, veniva risanato".
Gli ornamenti della loggia sono rossi e blu, mentre un’immagine, rappresentante il Roveto Ardente col nome incomunicabile riportato al centro, è situata sopra il trono. Un monticello conico di cinque gradini è al centro della stanza. La loggia dispone di una sola luce, detta la Corte del Sinai. L’ufficiale che presiede i lavori è detto "Potentissimo Gran Maestro", e rappresenta Mosè; i sorveglianti sono chiamati "Ministri", e rappresentano Aronnne e Giosuè; l’Oratore si dice "Pontefice", e il Segretario "Gran Cesellatore". Il candidato è detto: "Il Viandante". Il gioiello è un serpente avvolto atttorno a una croce a tau, eretta su di un triangolo, con l’iscrizione iodhevauhe.jpg (923 byte). Questo viene indossato sospeso a un nastro bianco. I cavalieri narrano che questo grado sia stato fondato al tempo delle Crociate da «Giovanni Ralph», che stabilì quest’ordine in Terra Santa come corporazione militare e monastica, dandogli il nome del Serpente di Bronzo, essendo parte dei loro obblighi quello di ricevere e curare gratuitamente i viaggiatori infermi, proteggerli contro gli attacchi dei Saraceni, e scortarli in salvo in Palestina; alludendo così alle virtù guaritrici e salvifiche che il Serpente di Bronzo ebbe fra gl’Israeliti nel deserto.