Sia
ringraziato Dio nostro Padre Glorioso e creatore del
Cielo e della Terra e di tutte le cose che sono in essi
che Egli concesse [in virtù] della Sua Gloriosa
Divinità. Egli fece tutte le cose per essere obbedito e
fece tante cose di diversa efficacia per lUmanità;
Egli le ordinò soggette all'uomo, perché tutte le cose
che sono commestibili di buona qualità [servissero] per
il sostegno dell'uomo. E ha anche dato all'uomo
intelligenza e abilità in diverse cose e Arti per mezzo
delle quali noi possiamo viaggiare in questo Mondo per
procurarci da vivere, per fare diverse cose per la Gloria
di Dio e anche per nostra serenità e profitto. Le quali
cose se io dovessi enumerare sarebbe troppo lungo da dire
e scrivere.
Per cui le tralascerò, ma ve ne mostrerò alcune: cioè
come e in quali modi la Scienza della Geometria cominciò
e chi furono i creatori di essa e di altre Arti, come è
rilevato nella Bibbia e in altre Storie. Io vi narrerò,
come prima ho detto, come e in che modo questa degna
scienza della Geometria cominciò.
Voi comprenderete che
ci sono sette Scienze Liberali e perché sono
chiamate in questo modo, sette da cui furono dapprima
derivate tutte le Scienze e Arti del Mondo, e
specialmente perché essa, la scienza della Geometria, è
l'origine di tutte.
Quanto alla prima, che è chiamata il fondamento della
scienza, è la Grammatica che insegna
all'uomo a parlare e a scrivere in modo giusto. La
seconda è la Retorica che insegna all'uomo a
parlare decorosamente in modo giusto. La terza è la
Dialettica ed essa insegna all'uomo a discernere il
vero dal falso ed è comunemente chiamata Arte o
[Filosofia]. La quarta è chiamata Aritmetica la
quale insegna all'uomo l'Arte dei numeri per calcolare e
fare conti di tutte le cose. La quinta è la Geometria
che insegna all'uomo i limiti e le misure e la
ponderazione dei pesi di tutte le Arti umane. La sesta è
la Musica che insegna all'uomo l'Arte del canto in
note di voce e dorgano, tromba, arpa, e di tutti
gli altri strumenti.
La settima l'Astronomia che insegna all'uomo il
corso del Sole e della Luna e delle altre Stelle e
Pianeti del Cielo. Il nostro principale intento è di
trattare del primo fondamento dell'eccellente scienza
della Geometria e chi furono i fondatori di essa;
come ho detto prima, ci sono sette Scienze Liberali, cioè
sette scienze o Arti che sono libere in se stesse, le
quali sette vivono soltanto per mezzo della Geometria.
E la Geometria è, come dire, la misura della Terra «Et
sic dicitur a geoge qin
Px ter a Latine e metrona quod est mensura. Unde
Geometria i mensura terre vel Terrarum», cioè
in Inglese la Geometria è, ho detto, Geo, cioè
terra e metron, cioè misura e così il nome
Geometria è composto ed è detto misura della Terra.
Non vi meravigliate del
fatto che io abbia detto che tutte le Scienze vivono
tutte solo per la scienza della Geometria, perché non ce
n'è nessuna artificiale [che presupponga come la
geometria lartifex]. Nessun lavoro fatto
dall'uomo non è fatto se non per mezzo della Geometria;
un'importante ragione: poiché se un uomo lavora con le
mani, lavora con qualche tipo di utensile e non c'è
alcuno strumento di cose materiali a questo Mondo che non
venga dalla Terra e alla Terra ritornerà e non c'è
strumento, cioè utensile per lavorare, che non abbia
più o meno proporzioni. E proporzione è misura, e
l'utensile, o strumento, è Terra. E si dice che la
Geometria sia la misura della Terra. Perciò posso dire
che gli uomini in questo Mondo vivono per il lavoro delle
loro mani.
Molte altre prove vi fornirò sul perché la Geometria è
la Scienza di cui vivono tutti gli uomini ragionevoli, ma
questa volta lo lascerò al lungo processo della
Scrittura.
E ora procederò oltre
nel mio argomento; voi comprenderete che fra tutte le
Arti del Mondo, [la più importante] è l'Arte dell'uomo;
l'Arte muratoria ha maggiore importanza e maggiore parte
nella Scienza della Geometria, com'è scritto e detto
nella Storia, nella Bibbia, nel Polyecronicon, una
cronaca stampata e nelle Storie di Beda De Immagine
Mundi e Isodorus ethimologiarum, Methodius
episcopus e martire e molte altre; dissero che
la Massoneria è la principale [Arte] della Geometria,
come penso si possa ben dire, perché fu la prima a
essere creata; com'è detto nella Bibbia nel I Libro
della Genesi nel capitolo 4. E anche tutti i
Dottori suddetti lo dissero e alcuni di loro più
apertamente e semplicemente [rispetto] a come è detto
nella Bibbia.
Il Figlio diretto della stirpe di Adamo, discendente
delle sette generazioni di Adamo, prima del Diluvio, fu
un uomo di nome Lameth il quale ebbe due mogli, la
prima Ada ebbe due figli: uno chiamato Jabal
(Jabelle) e l'altro Jubal (Juballe). Il più
grande, Jubal, fu il primo fondatore della
Geometria e Muratoria e costruì case ed è nominato
nella Bibbia «pater habitancium in tentoriis atque
pastorum», cioè padre di uomini che vivono in
tende, cioè case. Ed egli fu maestro di Caino e
capo di tutti i suoi lavori quando egli fece la Città di
Enoc (Enoche) che fu la prima città mai prima
costruita e che Caino diede a suo figlio e la
chiamò Enoc. E ora è chiamata Ephraim (Effraym).
E la scienza della Geometria e della Massoneria fu per la
prima volta impiegata e inventata come scienza e Arte e
perciò possiamo dire che fu l'origine e il fondamento di
tutte le Arti e le Scienze e quest'uomo Jabal fu chiamato
«Pater pastorum». Il maestro delle Storie e
Beda, De Immagine Mundi poliecronicon e molti
altri dicono che egli fece per primo la ripartizione
della Terra in modo che ogni uomo potesse individuare
(conoscere) il suo campo e il suo lavoro. E divise anche
greggi e pecore perciò possiamo dire che egli fu il
primo fondatore di quella Scienza.

Iubal,
xilografia, (particolare); da La
Scala armonica, in Franchino
Gafurio, Theorica Musice,
Napoli 1480, frontespizio.
E suo fratello Jubal
o Tubal (Juballe o Tuballe) fu il fondatore
della Musica e del canto, come afferma Pitagora nel
Polyecronicon e lo stesso Isidoro nel suo Ethimologies;
nel suo I Libro egli dice che fu il primo fondatore della
musica e del canto, dellorgano e della tromba ed
egli trovò la scienza del suono dalla battitura
(ponderazione) dei metalli grazie a suo fratello
Jubalcain (Tubalcaym).
Invero la Bibbia dice nel capitolo IV della Genesi
che Lameth ebbe dall'altra moglie chiamata Zillah
(Sella) un figlio e una figlia. I loro nomi erano
Tubalcain, il figlio, e la figlia fu chiamata
Naamah (Neema) e, come dice il Polyecronicon,
ella fu la moglie di Noè; che sia vero o no, noi
affermiamo di no.
Voi comprenderete che questo figlio Tubalcain fu
il fondatore dell'Arte del fabbro e di tutte le Arti del
metallo, cioè del ferro, oro e argento, come dicono
alcuni Dottori, e sua sorella Naamah fu la
fondatrice dell'Arte della tessitura; ma filavano il
«filobo» e lo lavoravano ai ferri e si facevano vestiti
come potevano, ma la donna Naamah trovò l'Arte
della tessitura da allora fu chiamata l'Arte delle donne;
e questi tre fratelli sapevano che Dio si sarebbe
vendicato del peccato o col fuoco o con l'acqua ed essi
posero la massima cura per salvare le Scienze che avevano
trovato e si consigliarono fra loro; e con i loro
ingegni, dissero che c'erano due tipi di pietra di tale
qualità che la prima non sarebbe mai bruciata e quella
pietra è chiamata marmo e che l'altra pietra non sarebbe
mai affondata e quella pietra è chiamata Laterus
(Latere). E perciò essi idearono di scrivere tutte le
scienze che avevano trovato in queste due pietre, così
che se Dio si fosse vendicato con il fuoco il marmo non
sarebbe bruciato e se Dio si fosse vendicato con l'acqua
l'altra pietra non sarebbe affondata. E perciò pregarono
il fratello più grande di Jabal di fare due
colonne (pilastri) con queste due pietre, cioè marmo e
Laterus e d'incidere nei due pilastri tutte le Scienze e
le Arti che essi avevano trovato. E così si fece e
perciò possiamo dire che egli fu molto abile nella
scienza che per primo iniziò e perseguì il fine prima
del Diluvio di Noè: ben sapendo della vendetta che Dio
avrebbe attuato, sia col fuoco o con l'acqua, i fratelli
-come una specie di profezia- sapevano che Dio ne avrebbe
mandata una al riguardo e perciò scrissero nelle due
pietre tutte le sette Scienze, perché essi pensavano che
la vendetta sarebbe arrivata. E così avvenne che Dio si
vendicò e venne un tale Diluvio che tutto il Mondo fu
sommerso e morirono tutti tranne otto persone. E furono
Noè e sua moglie e i suoi 3 figli e le loro mogli e da
questi figli tutto il Mondo derivò. E [i tre figli]
furono chiamati in questo modo: Sem (Shem), Cam e
Japhet (Jaffet). E questo Diluvio fu chiamato il
Diluvio di Noè, perché in esso si salvarono lui
e i suoi figli.

Pitagora
introduttore dell'aritmetica,
disegno da Filippo Calandri, De
arimethrica opusculum, Firenze
1491.
E dopo molti anni dal
Diluvio, come narra la Cronaca, questi due
pilastri (colonne) furono ritrovati e, come dice il Polyecronicon,
un grande dotto chiamato Pitagora ne trovò uno ed
Hermes, il filosofo, trovò l'altro ed essi
insegnarono le scienze che trovarono scritte in essi.
Ogni Cronaca, la Storia, e molti altri Dotti e
principalmente la Bibbia testimoniano della costruzione
della Torre di Babele ed è scritto nella Bibbia, Genesi
capo X, come Cam, figlio di Noè, generò Nimrod
ed egli diventò un uomo forte come un gigante e fu
grande Re. E l'inizio del suo Regno fu quello del vero
Regno di Babilonia, di Arach e Archad e Calan e
della Terra di Sennare. E questo stesso Nimrod iniziò
la Torre di Babilonia e insegnò ai suoi operai l'Arte
della misura ed ebbe molti muratori, più di 40 mila. E
li amava e li teneva in gran conto. Ed è scritto nel Polyecronicon
e in altre Storie ed è in parte testimoniato nella
Bibbia nel X capo della Genesi, dove si dice che
Asur, che era parente vicino di Nimrod, uscì
dalla Terra di Sennare e costruì le Città di
Ninive e Plateas e molte altre, così egli
disse: «De Terra illa i de Sennam egressus est Asure
e edíficauit Nunyven e Plateas civitatis e Cale e
Jes(e)n quoque inter Nunyven e hec est cívitas magna».
La ragione vorrebbe che
dicessimo apertamente come e in qual modo la Craft
muratoria fu fondata e chi per primo le diede il nome di
Massoneria. E voi dovreste sapere che è detto e scritto
nel Polyecronicon e in Methodus, vescovo e
martire, che Asur, che fu degno Signore di Sennare,
chiese al Re Nimrod di mandargli massoni e
operai della Craft, che potessero aiutarlo a costruire la
città che desiderava edificare. E Nimrod glinviò
300 massoni. E quando dovevano partire egli li chiamò
dinanzi a lui e disse loro: «Dovete andare da mio cugino
Asur per aiutarlo a costruire una città, ma
badate che siate ben guidati e io vi darò un incarico
proficuo per voi e per me. Quando giungerete da quel
Signore badate di essere leali verso di lui come lo
sareste con me; fate di voi come foste fratelli e restate
uniti lealmente; e colui che ha maggiore abilità la
insegni al suo compagno e si guardi dal guidarvi contro
il vostro Signore, così che io possa ricevere merito e
ringraziamento per avervi inviato da lui e avervi
insegnato l'Arte». Ed essi ricevettero l'incarico dal
loro padrone e Signore e andarono da Asur e
costruirono la città di Ninive nel Paese di
Plateas e altre città fra Cale e Ninive.
E in tale modo l'Arte muratoria fu innalzata e
imposta come scienza.
Antenati prima di noi massoni ebbero queste
responsabilità, come le abbiamo noi nei nostri Doveri;
come li abbiamo visti scritti sia in francese che in
latino e dalla storia di Euclide; ma come Euclide
pervenne alla conoscenza della Geometria vi diremo,
com'è scritto nella Bibbia e in altre storie. Nel 12
capitolo della Genesi si dice come Abramo
giunse alla Terra di Canaan e nostro Signore
gli apparve e disse: «darò questa Terra a te e alla Tua
discendenza», ma ci fu una grande carestia sulla Terra e
Abramo prese Sara, sua moglie, con sé e andò in Egitto
in pellegrinaggio e mentre durava la carestia egli attese
là. E Abramo, come dice la Cronaca, era
un uomo saggio e un grande Dotto e conosceva tutte le
sette Scienze e insegnò agli Egiziani la scienza della
Geometria. E questo degno Sapiente Euclide fu suo allievo
e imparò da lui. Ed egli diede per primo il nome di
Geometria, tutto ciò prima non aveva il nome di
Geometria. Ma si dice nell'Ethimologiarum di
Isidoro, nel 5 libro capo I, che Euclide
fu uno dei fondatori della Geometria e le diede quel
nome perché a quel tempo c'era un fiume in Egitto, il
Nilo, e dilagava a tal punto dentro la terra che gli
uomini non potevano abitarvi.

Euclide
inventore della geometria e Pitagora inventore
dell'aritmetica, da Le
sette arti liberali, in Thomasin
von Zarclaere, Der Welsche gast,
Baviera, 1250-1260, Heidelberg.
Quindi questo degno
studioso Euclide insegnò loro a fare grandi mura
e fossati per trattenere l'acqua ed egli, con la
geometria, misurò la terra e la divise in diverse parti
e fece chiudere a ognuno la sua parte con mura e fossati
e quindi divenne una terra fertile di tutti i tipi di
frutti e di giovani, di uomini e di donne; c'erano però
tanti giovani che non potevano vivere bene. E i
governanti, Signori del Paese, si riunirono in Consiglio
per vedere come aiutare i loro figli che non avevano
trovato sostentamento. E fra loro in Consiglio c'era
questo degno Dotto Euclide quando vide che essi
non potevano essere in grado di decidere sulla questione
disse loro: «Prendete i vostri figli e poneteli sotto il
mio governo e io insegnerò loro una tale scienza che
vivranno con ciò da Signori, a condizione che giuriate
di farmi esercitare la guida e io lo farò per voi e
loro». E il Re e tutti i Signori garantirono ciò. Ed
essi portarono i loro figli a Euclide perché li
dirigesse a suo piacimento ed egli insegnò loro
quell'Arte, la Massoneria e le diede il nome di
Geometria, a causa della divisione del terreno che aveva
insegnato alle persone al tempo della costruzione delle
mura e dei fossati, e Isidoro dice, nell'Ethemologies,
che Euclide la chiamò Geometria. Ed egli diede
loro il compito di chiamarsi l'un l'altro Compagno e non
altrimenti, perché appartenevano a un'Arte ed erano di
sangue nobile e figli di Signori. E che il più abile
dovesse essere di guida nel lavoro e chiamato Maestro e
attribuendogli altri compiti che sono scritti nel Libro
dei Doveri. E così essi lavorarono con i Signori della
Terra e fecero Città, Castelli, Templi e Palazzi. Nel
tempo in cui i figli di Israele abitarono in Egitto
impararono l'Arte della Massoneria. E in seguito, quando
furono condotti fuori dall'Egitto, essi giunsero alla
Terra di Behest, che ora è chiamata Gerusalemme.
E il Re David iniziò la costruzione del Tempio di Salomone.
Re David amava i massoni e diede loro diritti come ne
hanno ora. E nella costruzione dei Tempio, al tempo di Salomone,
com'è detto nella Bibbia, nel 3° Libro Regum in
tercio Regam, capitulo quinto, Salomone ebbe
80 mila muratori al suo servizio. E il figlio di Tiro
(Tyre) era il capo. E in altre cronache e in altri
libri di Massoneria è detto che Salomone confermò
gli incarichi che David, suo padre, aveva dato ai
massoni. E Salomone stesso insegnò loro in modo
poco diverso dai modi ora usati. E di là questa
importante scienza fu portata in Francia e in altre
Regioni.
Un tempo ci fu un degno Re di Francia chiamato Carolus
Secundus, cioè Carlo II, e questo
Carlo fu eletto Re di Francia per Grazia di Dio e
per stirpe. E questo stesso Re Carlo era massone
prima di essere Re e quando diventò Re amò i massoni e
li tenne in gran conto e diede loro incarichi e
regolamenti conformi al suo disegno, alcuni dei quali
sono ancora in uso in Francia; ed egli stesso stabilì
che essi dovessero riunirsi in Assemblea una volta
all'anno per parlare insieme, Maestri e Compagni, e per
[deliberare da chi] essere guidati e [per emendare] tutte
le cose sbagliate.
E poco dopo S. Adhabell (Adahabelle) venne in
Inghilterra e convertì S. Albano al Cristianesimo.
E S. Albano amava i massoni e diede per primo
incarichi e usi in Inghilterra. Ed egli stabilì un tempo
conveniente per pagare il lavoro. E in seguito ci fu un
importante Re in Inghilterra chiamato Athelstan
(Altestano) e il suo figlio più giovane amava la scienza
della Geometria e sapeva bene che l'Arte manuale delle
Craft praticava la scienza della Geometria come i
massoni, per cui lo [accolse] in Consiglio e adattò la
pratica di quella scienza alla sua speculazione, perché
nella speculazione era maestro e amava la Massoneria e i
massoni. Ed egli stesso divenne massone e diede loro
incarichi e nomi che sono ancora in uso in Inghilterra e
in altri Paesi. E stabilì che [i massoni] dovessero
venire pagati ragionevolmente per il loro lavoro e
conquistò un decreto del Re che [sancì] il diritto che
si riunissero in Assemblea quando lo ritenevano un
periodo ragionevole e venissero [ascoltati] i loro
Consiglieri, com'è scritto e insegnato nel Libro dei
nostri incarichi e doveri per cui lascio l'argomento.
Uomini dabbene per questo motivo e in questo modo [fecero
sì che] la Massoneria avesse inizio.
Accadde talvolta che grandi Signori non avessero grandi
possedimenti così che non potevano aiutare (favorire) i
loro figli generati liberi, perché ne avevano molti,
perciò si consigliarono su come si potesse aiutarti e
stabilire che essi potessero vivere onestamente. Ed essi
li mandarono da Saggi Maestri dell'importante scienza
della Geometria così che loro, con la loro saggezza,
potessero fornire ai loro figli un onesto modo di vivere.
Quindi uno di loro, di nome Englet, che fu un
molto acuto e saggio fondatore, stabili un'Arte e la
chiamò Massoneria e così, con la sua Arte egli istruì
i figli dei Grandi Signori a richiesta (con preghiera)
dei padri e libera volontà dei figli; quando essi
furono istruiti con grande cura, dopo un certo periodo
essi non furono tutti ugualmente capaci, per cui il
suddetto Maestro, Englet, stabilì che coloro che
terminavano [l'apprendistato] con abilità dovessero
essere ammessi [nella Craft] con onore e chiamò il
maestro più abile per istruire i maestri meno abili e
furono chiamati maestri per nobiltà d'ingegno e abilità
nell'Arte. In tale modo la suddetta Arte, iniziata in
Terra d'Egitto, si propagò di Terra in Terra, di Regno
in Regno.
Dopo molti anni, al tempo di Re Athelstano, che fu
Re d'Inghilterra, i suoi Consiglieri e altri Grandi
Signori, di comune accordo, per gravi colpe riscontrate
fra i massoni, stabilirono una certa regola fra
loro: una volta all'anno, od ogni tre anni [se ciò
corrispondeva] al bisogno del Re e dei Grandi Signori del
Paese e del popolo, di provincia in provincia, e di paese
in paese, si tenessero Assemblee di tutti i massoni e
compagni della suddetta Arte e che in tali riunioni i
Maestri fossero esaminati sugli articoli [della
Costituzione] che in seguito vennero scritti e si
stabilì che fosse verificato se i maestri erano capaci e
abili a vantaggio del loro Sovrano e a onore della
suddetta Arte. E inoltre si stabilì che dovessero
adempiere bene il loro incarico di impiegare i beni,
piccoli o grandi, dei loro Signori, perché percepivano
da loro il compenso per il loro servizio e il loro
lavoro.
Parte
normativa del manoscritto di Cooke
Il primo articolo è
questo: che ogni maestro di quest'Arte deve essere
saggio e leale verso il Signore che serve; e non pagare
alcun muratore più di quello che ritenga possa meritare,
distribuendo i suoi benefici davvero come vorrebbe che i
propri fossero dispensati, dopo avere [tenuto conto
della] scarsità di grano e di viveri nel Paese nessun
favore elargendo, perché ognuno sia ricompensato secondo
il suo lavoro.
Il secondo articolo è questo: che ogni
maestro di questa Arte dovrebbe essere informato prima di
entrare nella sua Comunità; che essi vengono [ricevuti]
come si conviene; che essi non possono essere scusati
[delle assenze], ma solo per qualche motivo [valido]. Ma
tuttavia se essi sono trovati ribelli [nei confronti] di
tale Comunità, o colpevoli in qualche modo, di danno
verso i propri Signori, i colpevoli in quest'Arte, essi
non saranno scusati in alcun modo [e giudicati, se non si
verificherà] il loro decesso e sebbene essi siano (in
pericolo di morte) [ammalati], senza rischiare la morte,
essi avviseranno il maestro che è a capo del consesso
[che dovrà giudicarli].
Il terzo articolo è questo: che nessun maestro
prenda un apprendista per un periodo minore di sette anni
almeno, perché in un termine minore non può giungere
propriamente alla sua Arte, e quindi incapace di servire
lealmente il suo Signore e di comprendere [l'Arte] come
un massone dovrebbe.
Il quarto articolo è questo: che nessun maestro
prenda per istruire, senza profitto, alcun apprendista
nato con vincoli di sangue poiché, a causa del suo
Signore, al quale è legato, egli lo distoglierebbe dalla
sua Arte e potrà chiamarlo a sé fuori dalla sua Loggia
e dal luogo ove lavora; perché i suoi compagni forse lo
aiuterebbero e combatterebbero per lui e da ciò potrebbe
avvenire un omicidio -è proibito- e anche per il motivo
che la sua Arte ebbe inizio da figli di Grandi Signori
nati liberi, com'è stato detto prima.
Il quinto articolo è questo: che nessun maestro dia
al suo apprendista, al tempo del suo apprendistato,
perché nessun profitto può essere tratto, più di
quello che pensi egli possa meritare dal Signore che
serve, non tanto che il profitto che possa trarre il
Signore del luogo in cui è addestrato del suo
insegnamento.
Il sesto articolo è questo: che nessun maestro per
cupidigia o profitto prenda apprendisti per insegnare
cose imperfette, e che hanno mutilazioni per cui non
possano lavorare realmente come dovrebbero.
Il settimo articolo è questo: che nessun maestro sia
trovato ad aiutare, o procacciare, o essere sostenitore
di qualunque ladro notturno per cui [a cagione del furto]
i suoi compagni possano non compiere il lavoro
giornaliero e non si possano organizzare.
L'ottavo articolo è questo: che non accada che
qualche massone, che è perfetto e abile, venga a cercare
lavoro e trovi un modo di lavorare imperfetto e incapace;
il maestro del luogo riceverà il massone perfetto e
manderà via l'imperfetto per il vantaggio del suo
Signore.
Il nono articolo è questo: che nessun maestro
prenderà il posto di un altro, perché è detto,
nell'Arte muratoria, che nessuno debba terminare un
lavoro iniziato da un altro, per il vantaggio del suo
Signore; poiché egli lo ha iniziato [ha il diritto dì]
terminarlo a suo modo o quali siano i suoi modi.
Questa risoluzione è
stata presa da vari Signori e maestri di diverse
provincie e Assemblee di Massoneria ed essa è:
Il primo punto: coloro
che desiderano divenire Compagni della suddetta Arte è
necessario che principalmente giurino a Dio, alla Santa
Chiesa e a tutti i Santi, al loro maestro e ai loro
Compagni e fratelli.
Il secondo punto: egli [il Compagno] deve compiere
il suo lavoro giornaliero in ragione di quanto viene
pagato.
Il terzo punto: egli [deve accettare] le
risoluzioni dei suoi compagni nella Loggia e in Camera e
in ogni luogo.
Il quarto punto: egli non sia ingannatore della
suddetta Arte, né abbia pregiudizio, o sostenga
dichiarazioni contro l'Arte o contro nessuno dell'Arte,
ma egli la sosterrà con dignità, perché egli può.
Il quinto punto: quando egli riceverà il
compenso, che lo prenda umilmente, poiché il tempo è
stabilito dal maestro dopo che il lavoro e il resto [da
lui] ordinato trovi il [suo] consenso.
Il sesto punto: se una qualche discordia dovesse
sorgere fra lui e i suoi compagni egli dovrà obbedire
umilmente ed essere ancora agli ordini del maestro o, in
sua assenza, del Sorvegliante [designato] dal maestro;
alla festa religiosa seguente si accordi alla
disposizione dei Compagni; non in giorno feriale,
lasciando il lavoro e il profitto del suo Signore.
Il settimo punto: che egli non desideri la moglie e
la figlia del suo maestro o dei suoi compagni; ma
se è sposato non tenga concubine, perché potrebbero
sorgere discordie fra loro.
L'ottavo punto: se accade che egli sia
Sorvegliante sotto il suo maestro, che egli sia un sicuro
tramite fra il suo maestro e i suoi compagni; e in
assenza del suo maestro lo sostituisca con impegno per
l'onore del maestro e per vantaggio del Signore del quale
è al servizio.
Il nono punto: se egli fosse più saggio e acuto del
compagno che lavora con lui nella Loggia o in qualunque
altro posto e se percepisse che l'altro dovrebbe lasciare
la pietra sulla quale sta lavorando per mancanza di
abilità e che può insegnargli a correggere la pietra
egli dovrà istruirlo, sì che l'amore si accresca fra
loro e il lavoro del Signore non vada perduto.
Sull'Assemblea
di Giustizia
Quando il maestro e i
compagni siano preavvisati e vengano a tali Assemblee, se
c'è bisogno saranno invitati a parteciparvi assieme ai
compagni e al maestro dell'Assemblea, lo sceriffo della
Contea, o il Sindaco della Città, o il Consigliere più
anziano della Città in cui l'Assemblea si tiene, per
servire di aiuto contro i contumaci e per sostenere i
diritti del Regno.
All'inizio [entrando nella Craft] uomini nuovi che non
furono mai accolti, siano accolti in modo tale che essi
non siano mai ladri, o [complici] di ladri e che essi
compiano il loro lavoro giornaliero per il compenso che
prendono dal loro Signore e un vero resoconto diano ai
loro Compagni delle cose che devono essere spiegate e
ascoltate e li amino come se stessi. Ed essi devono
essere fedeli al Re d'Inghilterra e al Regno e
mantenersi, con tutte le loro forze, agli articoli
suddetti.
Dopo di ciò sarà indagato se qualche maestro o
compagno, che è stato istruito, abbia infranto qualche
articolo e sarà stabilito là se ha fatto mai tale cosa.
Perciò, vale a dire, se qualsiasi maestro o compagno,
che è informato [sul capo di accusa] prima di venire a
tale Assemblea, sia ribelle e non verrà, oppure abbia
trasgredito qualsiasi articolo, se ciò è provato, egli
dovrà rinnegare la sua [appartenenza] alla Massoneria e
non dovrà più usare la sua Arte. E se egli osa
praticarla, lo Sceriffo del paese in cui è stato trovato
a lavorare lo dovrà mettere in prigione e mettere tutti
i suoi averi nelle inani del Re fino a quando gli sia
mostrata e concessa la grazia.
Per questo motivo [i partecipanti] di questa Assemblea
stabilirono che sia il più basso che il più alto
debbano essere lealmente servitori della loro Arte in
tutto il Regno d'Inghilterra.
Amen. Così sia.


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