Per antica
                Tradizione, il primo compito del ricercatore è
                di conoscere se stesso. Tutti
                coloro che cercano di scrutare il futuro per
                comprendere dove andiamo, sanno che si deve
                incominciare dalla conoscenza di se stessi. I
                visitatori dell'Oracolo di Delfi potevano leggere
                sul portale del Tempio una tale massima,
                imperativo categorico da un lato ed
                incoraggiamento dall'altro a percorrere una strada non esplorata e assai
                difficile da seguire.Al giorno d'oggi il ricercatore, che
                possiamo anche chiamare esploratore, è diventato
                "navigatore" nel mare delle
                informazioni disponibili tramite Internet.
                Secondo antiche Tradizioni ermetiche, da sempre
                si parla dell'esistenza di un mitico Mare dei
                Saggi. 
                L'evidente
                analogia dovrebbe spingerci a considerare con
                attenzione le ragioni che sono alla base delle
                seguenti osservazioni : 
                
                    - tanti uomini
                        hanno una vocazione interiore alla
                        esplorazione di nuove terre
                        o di nuovi mari non
                        ancora scoperti ;
 
                    - gli uomini,
                        pur non conoscendo l'oggetto delle loro
                        ricerche, coltivano nella loro segreta
                        interiorità l'ispirazione di qualche cosa di
                        meraviglioso da raggiungere ;
 
                    - l'esplorazione
                        vera è sempre solitaria. Solo a
                        scoperata avvenuta si manifesta la necessità di
                        testimoniare agli altri quello che si è
                        potuto scoprire.
 
                 
                
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