Il Cigno

Nel candore e nella forma del Cigno gli alchimisti trovarono sia la luce solare, sinonimo della natura maschile, sia la luce lunare immagine della femminilità. Il lungo collo diventava l’accezione del simbolo fallico e il corpo rotondeggiante il senso del corpo femminile. Il simbolismo del Cigno fu anche quello dell’uovo del Mondo e del corpo androgino frutto dell’unione degli opposti. La concezione che il cigno fosse collegato alla realizzazione dei desideri facilitò l’accostamento alla fase del processo di calcinazione che per sua peculiare caratteristica, la materia assumeva un colore bianco latte, ingannò gli sperimentatori facendo credere di aver raggiunto la purezza assoluta. L’associazione al Cigno, dello stadio temporaneo, fu una conseguenza di quanto gli alchimisti osservarono nel compiere la loro opera seguendo la via umida. Infatti la materia una volta calcinata per via umida alle volte formava una crosta che si rompeva sotto riscaldamento liberando cristalli bianchi assomiglianti a dei cigni galleggianti sopra le acque di un lago. Quando la via seguita era la secca la fase veniva contraddistinta dal simbolismo dell’aquila bianca.

 


Prefazione
Introduzione
La Composizione
Il Colore
Il Luogo della Luce
L’Agnello e la Colomba
La Struttura centrale
Vento, Sole e Stelle
L’Anello del Mercurio
Lo Zolfo
Il Sale
Il Nucleo Centrale
Animali e Alchimia
Il Corvo
Il Cigno
Il Basilisco
Il Pellicano
La Fenice
Il Leone
I due Leoni
L’Aquila
L’Alchimista
Le Nubi
Conclusioni